Conosci la tua associazione?

Spesso diamo solidarietà ad associazioni che ci sembrano affidabili senza interessarci troppo di come useranno il nostro supporto ed il denaro raccolto.

Nonostante le leggi le associazioni non sono tutte uguali e dietro facciate più o meno attendibili si possono celare realtà ben differenti da quella che ci aspettiamo vedendo i loro siti e le loro dichiarazioni.

La dimensione e l’importanza da sole non sono garanzie di coerenza, inoltre in questo modo le vere associazioni di volontariato vengono penalizzate ed a volte escluse per la loro incapacità di fronteggiare la situazione a causa della enorme differenza di mezzi economici.

Al fine di aiutare gli interessati a capire a che tipo di associazione si stanno rivolgendo pubblichiamo in questa sezione una serie di strumenti per cercare di capire a chi stiamo dando solidarietà ed aiuto.

FEDIPSO onlus si augura che possano servire a svegliare gli animi per cercare di capire se siamo di fronte ad una vera associazione od ad una di queste società che fanno del conflitto di interesse il proprio campo di azione.

Il percorso che segue non deve essere considerato obiettivo in senso assoluto e non può servire ad escludere sicuramente un’associazione dalla nostra vita ma rispecchia solo un’opinione generale della Federazione ed è stato sviluppato seguendo la filosofia utilizzata per valutare i propri aderenti.

Il parametro più importante per misurare un’associazione è capire se ha delle regole pubbliche e trasparenti.

Le prime cose da conoscere sono quindi i contenuti dello statuto:

Lo statuto è disponibile?

Se no:

La tua esperienza finisce qui, senza lo statuto non possiamo fare alcuna valutazione, solo supposizioni.

Se solo parzialmente:

Avere a disposizione solo stralci dello statuto non è sufficiente e vale la considerazione per la sua assenza, non sapremo mai cosi si nasconde e perchè.

Se si:

Bene, avere a disposizione lo statuto è fondamentale!

Lo statuto è uno strumento indispensabile per conoscere una associazione, in esso è descritta la sua natura, i suoi scopi e la sua forma giuridica.

Avere lo statuto in versione integrale è fondamentale per distinguere le associazioni dalle società:

in Italia esistono tre forme di società che si distinguo tra loro per il differente rapporto tra le persone, il patrimonio e lo scopo:

  1. Fondazione:
    ha un patrimonio finalizzato ad uno scopo, le persone sono eventuali.
  2. Società commerciale:
    persone che hanno uno scopo patrimoniale.
  3. Associazione:
    persone che hanno uno scopo sociale, il patrimonio è solo eventuale.

Come si vede lo scopo può fare la differenza, nella pratica però misurando bene le parole questa differenza può essere davvero sottile, per questo leggere per bene lo statuto è il primo passo fondamentale:

  • Facile:
    • nello statuto sono chiaramente descritte le finalità, gli scopi e gli assetti societari;
  • Difficile:
    • il patrimonio è solo delineato, si deve quindi capire con certezza come si diventa parte della struttura:
      • i soci sono sempre gli stessi: ovvero se per diventare soci ci sono norme rigide come l’approvazione di tutti gli altri soci preesistenti è probabilmente una società;
      • non esistono norme elettive: (cioè non si rinnova mai democraticamente il direttivo) è probabilmente una società;
      • ci si associa senza troppe formalità e si può entrare a far parte del direttivo sentra grosse formalità: siamo quasi certamente in presenza di una vera associazione.

Quindi, avere lo statuto integrale è fondamentale, soprattutto da questo si capisce che si tratta di un’associazione, anche se lo statuto da solo non basta, perchè la passione dei suoi aderenti farà il resto, una volta ottenuto lo statuto torna a verificare il resto del percorso, fino ad allora poniti delle legittime domande.

Vediamo ora di che associazione si tratta, prendi lo statuto e cerca le risposte alle seguenti domande:

Come si diventa soci?

Ci si associa liberamente:
diventare liberamente soci e non solo iscritti od associati è fondamentale per una libera associazione, in altri casi ci si deve chiedere perchè non ci vogliono far partecipare all’associazione.

Le modalità di accesso sono particolari, complicate o macchinose:
non vi è alcuna utilità ad introdurre curiose norme per l’ammissione dei soci a meno che non vi siano motivi particolari. Cerca nello statuto e prova a capire perchè.

Occorre l’approvazione dei soci preesistenti:
è la struttura è tipica di una società che protegge l’interesse dei propri soci per evitare che chiunque entri in possesso del loro patrimonio.

  • Alcune possibili domande:
    • Per quale motivo una associazione di volontariato o no-profit dovrebbe impedirvi di diventare soci?
    • Chi o cosa si vuole proteggere?
    • Cosa c’è da nascondere?
    • A chi giova?

Quando si fanno le elezioni?

Le elezioni sono periodiche:
elezioni periodiche sono una garanzia per tutti, i volontari ed il direttivo hanno la possibilità di confrontarsi con gli iscritti e di verificare periodicamente il proprio operato.

Le elezioni sono complicate o hanno periodicità esageratamente lunghe o non sono indispensabili:
le elezioni sono una risorsa e devono essere sempre effettuate con scadenze fisse ed accettabili, in assenza di questa verifica periodica non vi è alcun controllo sull’operato degli amministratori e la democrazia è molto dubbia oltre alla possibilità di illeciti anche gravi. Regole semplici e periodicità contenuta sono garanzie necessarie per un confronto sereno con gli iscritti, altri metodi non sono facilmente comprensibili e devono essere verificati. La democrazia è fondamentale in associazioni di volontariato, la situazione opposta stride in modo evidente con scopi sociali collettivi.

Le elezioni non sono previste:
avere elezioni periodiche significa dare garanzie e confrontarsi con gli iscritti, in loro assenza non si può parlare di democrazia ma nemmeno di associazione. Avere un gruppo dirigente che non desidera essere disturbato stride in modo evidente con scopi sociali collettivi.

Esiste un collegio di controllo?

Esiste un organismo di controllo:
in regime di libera partecipazione e libere elezioni la presenza di un organismo di controllo è uno strumento di tutela associativa, in caso contrario deve esserne compresa la funzione.

Non esiste un organismo di controllo:
senza un’organismo di controllo ma con partecipazione libera e libere elezioni l’associazione si espone al rischio di poter essere “disturbata” nella propria azione sociale senza alcuno strumento di tutela in attesa delle nuove elezioni.
L’assenza dell’organismo di controllo associata ad un numero chiuso di soci migliora, se possibile, la stabilità egemonica della società.

Vi è l’obbligo di formazione ed approvazione del bilancio?

Il bilancio DEVE essere formato (si presume anche approvato):
è pubblico almeno per i soci ed anche in questo caso se la possibilità di associarsi è libera niente di strano ma se i soci sono a numero chiuso ci si deve sempre chiedere il perchè.

Il bilancio NON deve essere approvato:
non vi è quindi molta trasparenza. Leggere il bilancio non è tutto ma è un buon inizio, leggi bene lo statuto e confronta le risposte precedenti per cercare di capirci di più.

Riepilogo:

Semaforo rosso: possiamo sostenere che poter diventare soci liberamente ed avere elezioni periodiche è fondamentale, quindi in assenza di questi due requisiti: l’affidabilità dell’associazione è legittimamente dubbia.

Semaforo giallo: non tutti i punti sono verdi ma almeno i due punti fondamentali lo sono, si può cercare di approfondire meglio per capire l’efficienza dell’associazione. Probabilmente si tratta solo di una carenza in buona fede.

Semaforo verde: tutte le risposte sono verdi! Cominciamo con il piede giusto e quindi vale la pena di continuare nella valutazione per capirne l’efficienza.